Il Bicentenario di Brera

IL BICENTENARIO DI BRERA

In un bassorilievo via via digradante si collocano i vari personaggi della composizione; Beethoven, in primo piano, dal quale si dipartono due onde di movimento: la prima da’ vita alla fila di soldati che stanno avanzando e davanti ai quali appare il parroco di Waterloo che dice la Messa nonostante la battaglia; la seconda si inerpica verso l’alto, incontrando prima la figura di Napoleone, poi la cavalleria dei corazzieri francesi che, un attimo dopo, diventa però un gioco di soldatini per ragazzi, diventa cioè finzione, così come non furono che una finzione le successive figure celebrative di Napoleone (cioè la statua del Canova a Brera e il quadro di David).
Sopra la figura di Beethoven ci sono appunto lo scultore Canova e il Manzoni, avendo tutti e tre, in vario modo, parlato con le loro opere, inizialmente con entusiasmo di Napoleone, seppur ricredendosi subito dopo. In questo quadro, in realtà, Napoleone incarna il Male stesso, infatti è mosso dal diavolo rosso dietro di lui, che ne ispira le azioni malvage e lo protegge addirittura, come sul ponte di Arcole o sul Gran San Bernardo, dove in entrambi i casi ha rischiato di morire, ma non era ancora compiuto il suo tempo e così come la Grande Bestia dell’Apocalisse, anch’egli doveva ancora devastare la Terra per un periodo di tempo; così è accaduto anche per altri grandi criminali della storia…Hitler per esempio.
L’opera vuole coinvolgere l’osservatore in diversi modi, interagendo con lui a vari livelli: oltre, cioè, naturalmente, come in tutti i quadri, la visione dei colori e delle forme, c’è la possibilità di ascoltare la musica di Beethoven attraverso un vecchio registratore a cassette, ci sono parti scritte per comprendere i concetti e le scene rappresentate e per contro, ci sono fogli per scrivere e lasciare un commento da parte del fruitore; queste vorrebbero essere le novità che potrebbero competere con gli altri mezzi di comunicazione i quali, pur essendo più potenti, hanno anch’essi, in se’ comunque, sempre dei limiti.

Contatti

Nome

Email *

Messaggio *